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Il terremoto del 1693 nel Val di Noto e il culto mariano raccontato da Padre Ignazio La China il 09 gennaio 2025

Appuntamento giovedì, alle 19, nel Santuario di Santa Maria La Nova per ricordare il devastante terremoto dell’11 gennaio 1693 nel Val di Noto. Padre La China, presidente del Centro Studi, presenta e racconta fatti con tanto di carte e ricerche alla mano. Quello di giovedì è il secondo appuntamento di un trittico di eventi culturali che per questo inverno 2025 organizzati al fine di conoscere la città, le sue tradizioni, il suo linguismo.
Nel Santuario di Santa Maria la Nova si ricorderà il terribile terremoto del 1693 con un excursus a cavallo del tempo. Padre Ignazio La China parlerà sul tema “Santa Maria della Pietà. L’enigma delle origini: un’ipotesi a partire dall’evoluzione del culto mariano nella Chiesa di Santa Maria la Nova”.
Interverranno nella discussione anche Padre Nello Garofalo, Rettore del Santuario e Angelo Galanti, Presidente dell’Arciconfraternita di Santa Maria la Nova; a moderare la serata lo storico Vincenzo Burragato, Vicepresidente del Centro Studi di Scicli che dichiara “Siamo davanti ad un nuovo viaggio che il Centro Studi conduce per accompagnare gli sciclitani e non verso una lettura della storia della nostra città, basata su fonti storiche capaci di accreditarne la veridicità”.

Grande successo il 2 gennaio per il primo dei tre incontri d’inverno del Centro Studi Città di Scicli

Palazzo Spadaro gremito lo scorso 2 gennaio per Chui o Ciui, il primo incontro d’inverno del Centro Studi e Comunicazione Città di Scicli. Interesse e curiosità, infatti, hanno destato gli interventi di Padre Ignazio La China, Presidente del Centro Studi e, soprattutto, di Alessio Agolino, linguista dell’Università di Pisa che hanno disquisito a lungo anche insieme al numeroso pubblico presente delle differenze linguistiche tra le varianti fonetiche del siciliano parlate a Scicli e nei comuni viciniori.

Gli incontri d’inverno. Il ciclo di incontri del Centro Studi.

Comincia il 2025 e torna anche il Centro Studi e Documentazione Città di Scicli con una serie di eventi che coinvolgeranno curiosi e appassionati, alla ricerca della vera storia di Scicli. Sono tre, infatti, gli incontri culturali protagonisti di questo inizio anno. Due si svolgeranno a gennaio e uno a febbraio. Si inizia il 2 gennaio alle 18.00 presso Palazzo Spadaro con Chui o Ciui – Una lettura della differenza linguistica fra Scicli ed il circondario, dove il Dottor Alessio Agolino del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa disquisirà, appunto, su ciò che rende diverso lo sciclitano, facendone una vera e propria isola dialettale in mezzo alle città viciniore.

Il secondo appuntamento, invece, calca il solco della tradizione del Centro Studi, impegnato da sempre nel ricordo del grande terremoto del 1693. Il 9 gennaio, presso la chiesa di Santa Maria la Nova, lo storico locale e Presidente del Centro Studi Padre Ignazio la China esporrà su La devozione mariana a Santa Maria la Nova prima e dopo il terremoto del 1693. Un excursus iconografico, un viaggio emozionale all’interno del santuario di Santa Maria la Nova a cavallo del tempo.

Ultimo appuntamento invernale del Centro Studi sarà, infine, il 13 febbraio quando si ricorderà la figura di Francesco Mormina Penna esattamente a cento anni dalla sua morte; l’intellettuale socialista e repubblicano sarà protagonista di una serata particolare, sviluppata sul modello della Quaestio quodlibetalis medievale, nella quale la figura del nobile sciclitano sarà presentata dallo storico Vincenzo Burragato, Vicepresidente del Centro Studi, e, successivamente chiunque potrà intervenire per scoprire le mille sfaccettature della personalità di Francesco Mormina Penna o anche presentare semplicemente le proprie impressioni a riguardo dell’illustre personaggio sciclitano.